Si svolgerà il 30 e il 31 marzo a Firenze, presso la Sala Bianca di Palazzo Pitti, il primo G7 della Cultura. Grazie all’intervento del ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, l’Italia organizza la prima riunione dei ministri della cultura di Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito, USA e Canada.
Vogliamo che l’Italia eserciti il suo ruolo di leadership e alla fine del vertice puntiamo a un documento comune sulla cultura, come strumento di dialogo, e sull’impegno della comunità internazionale nel recuperare e preservare i beni patrimonio dell’umanità dai conflitti e dal terrorismo che lo distrugge, come a Palmira, e al traffico illecito di beni culturali – afferma il ministro Franceschini.
L’Arco di Palmira, esposto dal 27 marzo in piazza Signoria, sarà il simbolo del vertice dei G7 della cultura. Il monumento, risalente al II-III secolo d.C., venne quasi interamente distrutto nel 2015 durante un attacco da parte dell’Isis e una copia è stata ora ricostruita grazie alle immagini digitali e in stampa in 3D dell’Institute for Digital Archeology di Oxford e all’intervento di una ditta di Carrara.
Dal 28 marzo al 27 aprile invece, nella Sala Leone X di Palazzo Vecchio, si potrà ammirare il bronzo etrusco della Chimera di Arezzo, risalente al V-IV secolo a.C. Lo spaventoso mostro con il corpo e la testa di leone, la coda a forma di serpente e una testa di capra al centro della schiena, di solito conservato nel Museo Archeologico Nazionale di Firenze, è stato rinvenuto nel 1553 nei pressi della città e venne a far parte della collezione del granduca di Toscana Cosimo I de’ Medici.
Nella stessa sala si potrà apprezzare anche una lettera del XVI secolo destinata a Baccio Bandinelli, conservata normalmente nella Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e in cui è stata abbozzata la forma della chimera senza la coda, così come venne ritrovata. Un altro elemento presente sarà il busto in bronzo di Cosimo I, di cui lo stesso Bandinelli è autore e concesso dalle Gallerie degli Uffizi per l’occasione.
Diversi eventi sono stati programmati nei giorni che precedono il primo G7 della Cultura, tra cui “La tutela fra protezione e recupero, dal Granduca a Rodolfo Siviero” il 27 marzo all’Accademia delle Arti e del disegno e “Il Commercio delle opere d’arte” il 28 marzo a Palazzo vecchio. Molto atteso è il concerto diretto dal maestro Riccardo Muti il 31 marzo presso il nuovo teatro dell’Opera.